Un progetto per l’artista Dario Rossi e per l’immaginario sorprendente della pianura.

La nebbia è elemento costitutivo delle terre padane, confine immaginario e ponte verso l’altrove. La struttura dell’Aranciaia di Colorno, edificio costruito tra il 1710 e il 1712 come  ricovero invernale per le numerose piante in vaso di agrumi, ospita una grande mostra dell’artista Dario Rossi. Per la prima volta sarà esposto un corpus significativo di opere, molte inedite, per un progetto espositivo potente, com’è la poetica pittorica di Rossi. Una mostra che si preannuncia foriera di scoperte e di molteplici letture.

Nello spazio dell’orangerie al posto di aranci e limoni, germoglierà la storia artistica di un pittore ancora poco compreso che saprà stupire con il suo mondo, drammatico e poetico al contempo. Nel corso della mostra, aperta dal 6 maggio al 23 luglio, è previsto un incontro sul tema dell’arte e dell’immaginazione in pianura al quale saranno invitate importanti personalità del mondo della cultura e dell’arte per aprire un varco di conoscenza e di approfondimento.

Lo spazio dell’Aranciaia, progettato dall’architetto Ferdinando Galli da Bibbiena su commissione di Francesco Farnese, dialoga con la tensione e l’inquietudine del nostro tempo attraverso il segno pittorico di Dario Rossi.

La mostra è promossa dall’Associazione Un Po’d’Arte e dal Comune di Colorno, con la cura scientifica di Roberta Bonazza e di una cordata di amici che credono fortemente nel progetto (Giuseppe Fiorini, Barbara Perini, Marcella Deantoni, Renato Ischia ).

Sarà pubblicato un catalogo con le opere inedite e con una parte delle opere importanti del percorso artistico di Dario Rossi.