Telecolor | De Donno è stato un eroe: emozioni per l’anniversario

Un eroe, un grande: così è stato ricordato nella sua Curtatone il dottor Giuseppe De Donno, ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova scomparso un anno fa, che per primo ha creduto nell’efficacia del plasma iperimmune contro il covid. Una vita dedicata alla medicina, ai pazienti la sua, uomo e medico tenace, appassionato, vero, sincero che è stato prima osannato e poi osteggiato per l’utilizzo di quella cura efficace per così tante persone. Il suo impegno non è mai mancato, nemmeno quando ha deciso, dopo quei mesi duri, trascorsi in prima linea nelle corsie dell’ospedale senza risparmiarsi mai, di andare a fare il medico di base a Porto Mantovano. Ha poi fatto calare il silenzio su di sé, si è negato ai media che all’inizio facevano la fila per parlare con lui e poi è sparito anche dai social. Fino a quell’epilogo tragico, il 27 luglio del 2021, che ha lasciato tutti sgomenti e increduli: la morte con un gesto estremo, a 54 anni, in casa sua, a Curtatone, dove viveva con la famiglia, sua moglie Laura e i due figli Martina ed Edoardo. Proprio nel paese mantovano dove viveva è stata organizzata una serata carica di emozioni in suo onore, alla presenza dei familiari, dei colleghi, degli amici più cari, dei pazienti e di tante persone accorse per rendergli omaggio. L’occasione è stata la presentazione del libro “Giallo plasma” scritto dal professor Massimo Franchini, Direttore del Dipartimento di Medicina Trasfusionale ed Ematologia di Mantova che con De Donno è stato in prima linea nell’utilizzo del plasma iperimmune e che ha ricordato le sue doti sia umane che professionali.

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